O fortuna — componimento poetico in latino dai ‘Carmina Burana’

O fortuna
velut luna
statu variabilis
semper crescis…
***

O fortuna

O fortuna
velut luna
statu variabilis
semper crescis
aut decrescis
vita detestabilis
nunc obdurat
et tunc curat
ludo mentis aciem
egestatem
potestatem
dissolvit ut glaciem.

Sors inmanis
et inanis
rota tu volubilis
status malus
vana salus
semper dissolubilis
obumbrata
et velata
mihi quoque niteris
nunc per ludum
dorsum nudum
fero tui sceleris.

Sors salutis
et virtutis
mihi nunc contraria
est affectus
et defectus
semper in angaria
hac in hora
sine mora
cordis pulsum tangite
quod per sortem
sternit fortem
mecum omnes plangite.

{Autore senza nome — O fortuna — Dai ‘Carmina Burana’, XI secolo}

Traduzione italiana

O Fortuna

O Fortuna,
come la luna
sei variabile nel tuo stato,
sempre cresci
o decresci,
vita detestabile!
(La Fortuna) ora indurisce
ed ora cura,
per giuoco, l’acutezza della mente;
miseria,
potenza,
dissolve come ghiaccio.

Sorte immane
ed inane,
tu ruota volubile,
stato incerto,
vano benessere
sempre dissolubile,
obumbrata
e velata
pure me sovrasti.
Ora per giuoco
il dorso nudo
reco del tuo scempio.

Sorte di salute
e di virtú
ora a me contraria,
ogni uomo è da te colpito
e prostrato,
sempre in schiavitú.
In questo momento,
senza indugio,
alle corde il polso percotete!
Poiché per sorte
la Fortuna prostra un forte,
con me tutti piangete!

{Autore senza nome — O fortuna — Dai ‘Carmina Burana’, XI secolo}


O fortuna’ è una delle poesie più famose tra quelle contenute nei ‘Carmina Burana‘. I ‘Carmina Burana’ sono un corpus di poesie in latino di vari autori, risalenti ad un periodo compreso tra l’XI e il XII secolo, a noi pervenute attraverso un importante codice miniato, il Codex Buranus. I componimenti erano destinati al canto e hanno un tono scherzoso: ci sono parodie, poesie satiriche, poesie che trattano argomenti profani (il vino, l’amore licenzioso, ecc) e spesso attaccano le istituzioni ecclesiastiche per la diffusa corruzione e immoralità.
Anche la lingua è usata in modo estremamente variabile e giocoso, con componimenti in varie lingue e talvolta anche in lingue maccheroniche.

Gli autori di questi componimenti erano i clerici vagantes: a quel tempo venivano chiamati così gli studenti universitari, perché in quegli anni per seguire le lezioni accademiche gli studenti non frequentavano una sola università, ma si spostavano da un’università ad un’altra, seguendo i loro professori di città in città in giro per l’Europa.
I clerici vagantes nel loro peregrinare si lasciavano spesso andare a comportamenti dissoluti e hanno dato origine alla tradizione della goliardia universitaria.

O fortuna‘ è una specie di inno alla fortuna, intesa nell’accezione neutra di ‘fato’ o ‘sorte’: in certi momenti è favorevole, mentre in altri è avversa; è perciò estremamente mutevole ed imprevedibile.

Questo componimento è molto celebre anche per la versione musicale per orchestra che ne ricavò il compositore Carl Orff nel 1935. Divenne un brano popolarissimo dopo che venne inserito come colonna musicale del film Excalibur di John Boorman del 1981. È una musica che inizia in modo cupo e poi sale in un crescendo di tensione; è così famosa che anche in vari programmi TV viene utilizzata per sottolineare momenti particolarmente drammatici.

Ecco un video in cui puoi ascoltare il brano musicale ‘O fortuna’ di Carl Orff:

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