Donne al quadrato — Antonia Storace (attribuita ad Alda Merini)

Ci sono le donne….
e poi ci sono le donne donne.
E quelle non devi provare a capirle…

Donne al quadrato

Ci sono le donne….
e poi ci sono le donne donne.
E quelle non devi provare a capirle,
sarebbe una battaglia persa in partenza.
Le devi prendere e basta.
Devi prenderle e baciarle,
e non dare loro il tempo di pensare.
Devi spezzare via,
con un abbraccio che toglie il fiato,
quelle paure che ti sapranno confidare
una volta soltanto,
a bassa bassissima voce.
Perché si vergognano delle proprie debolezze e,
dopo avertele raccontate, si tormenteranno
– in un agonia lenta e silenziosa –
al pensiero che scoprendo il fianco e mostrandosi umane
e facili e bisognose per un piccolo fottutissimo attimo,
vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi allontanarsi.
Perciò prendile e amale.
Amale vestite, e senza trucco
che a spogliarsi sono brave tutte.
Amale indifese e senza trucco,
perché non sai quanto gli occhi
di una donna possono trovare scudo
dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po’ ammaccate
quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno,
sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per questo,
sapranno amare te come
nessuna prima di loro.

{Antonia Storace — Donne al quadrato}

Questa poesia, come molte che girano online e che diventano improvvisamente virali, è stata falsamente attribuita ad un autore diverso dall’originale; in effetti, tutt’oggi si possono ancora trovare vari siti che la attestano come se fosse una poesia di Alda Merini; in realtà la vera autrice di questa poesia si chiama Antonia Storace.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *